imprime nel tessuto del tempo orme fatte di pietra

In ogni uomo, come in ogni animale, la natura ha impresso alla nascita un imperativo, un bisogno fondamentale: lasciare una traccia di sé nel futuro.

Il potente istinto della riproduzione, della conservazione della specie, della trasmissione del proprio patrimonio genetico – come meglio dicono i sapienti figli del ventesimo secolo – ha quindi da sempre condizionato i destini di ogni uomo, dell’umanità e del mondo intero.

Certo anche questo bisogno si è evoluto nell’uomo ben oltre i livelli del primario istinto animale, ed ecco che l’uomo ha cominciato a costruire, a migliorare ciò che lo circondava, non solo per sé ma per i figli frutto di questo suo istinto; ma non gratuitamente. L’eredità lasciata ai figli era certo composta di ricchezze, di proprietà, di conoscenze ma anche di regole da osservare, di morali e valori. E guai al figlio che non volesse accettare questa eredità nel suo insieme; il rifiuto dell’etica dei genitori non solo lo lasciava “povero”, soprattutto lo lasciava isolato, estraneo alla società di cui quelle leggi, morali, valori erano l’espressione più profonda e che il suo rifiuto avrebbe quindi minato dall’interno. La difesa della società nel suo insieme era dunque sempre predominante rispetto alla singola famiglia, il valore sociale aveva preso il sopravvento sull’istinto animale.

L’evoluzione sociale ha poi portato alla differenziazione dei ruoli e anche dei modi in cui questo bisogno poteva manifestarsi: il ruolo di conservatori della cultura dominante comincia a essere delegato sempre più alla classe degli insegnati e al clero, depositari istituzionale delle verità naturali e soprannaturali, mentre il potere politico ed economico imprime nel tessuto del tempo orme fatte di pietra. Le piramidi, le cattedrali, i palazzi o le grandi realizzazioni moderne – ponti, trafori, autostrade – che cosa sono se non tracce lasciate nel futuro? E gli artisti, non hanno da sempre operato pensando alla sopravvivenza delle loro opere?

Oggi l’uomo di successo, qualunque sia il campo nel quale ha scelto di mettersi alla prova, ha la consapevolezza di non poter delegare ad altri le scelte fondamentali, e quale traccia lasciare di sé nel futuro del mondo è senza dubbio una scelta fondamentale. Guardando a sé stesso, alla propria vita, ai propri successi passati, ai propri sogni ancora da realizzare e a quelli ancora da sognare,  un uomo di successo può cercare di cogliere quali sono i valori fondamentali che lo accompagnano, perché questi saranno le fondamenta sulle quali costruire i monumenti che vuole lasciare al mondo.

E può darsi che questa ricerca lo porti a scoprire che il valore fondamentale è quello della consapevolezza: consapevolezza di sé, delle proprie qualità, della propria capacità di migliorarsi, del valore dei sogni da realizzare con fatica, consapevolezza appunto di non poter delegare ad altri le scelte fondamentali.

E può darsi che i suoi monumenti per il futuro siano quindi altre persone consapevoli di tutto questo, persone che scelgano la propria etica, vivano i propri sogni, facciano le proprie scelte sempre in modo consapevole, persone che costruiscano altri monumenti per un futuro migliore per tutti. Può darsi che quell’uomo di successo scelga di essere formatore di uomini di successo.

Questo articolo é stato pubblicato sulla rivista Wonderful Time, nel marzo 2002.