
Finalmente è arrivato l’Euro; dopo tanto parlarne le nostre tasche si sono riempite di strane monetine, il nostro animo fanciullo si inventa nuovi giochi rassicurato dallo slogan che negli ultimi mesi ha imperversato sui nostri teleschermi: “Cambia la moneta, non cambia la vita!”.
Il dubbio che sorge in noi, se ci fermiamo un attimo a riflettere su questa affermazione, non è tanto se essa sia vera o meno, quanto se essa sia davvero rassicurante.
Certo la nostra vita potrebbe non cambiare; sopporteremo pazientemente il peso delle nuove monete, ci abitueremo a dividere e moltiplicare per quello strano numero.
Ma davvero tutto ciò è rassicurante? E’ davvero per questo (o contro questo) che gli uomini al potere nel nostro continente negli ultimi quarant’anni si sono battuti? Vogliamo davvero che la nostra vita non cambi?
L’introduzione dell’Euro, della moneta unica europea, è una grande opportunità di cambiamento, non solo per tutti gli aspetti che economisti e sociologi così diffusamente hanno analizzato e illustrato, ma soprattutto perché è un simbolo che rappresenta un nuovo modo di vivere il rapporto tra i popoli europei e che porta stabilità e pace.
Anche oggi ogni uomo, come sempre, può scegliere. Può scegliere se accogliere il messaggio mediocremente rassicurante di chi teme il cambiamento: “Non cambia niente! Non cambiare neppure tu! Coltiva i tuoi piccoli egoismi, difendi i tuoi privilegi! Tutto andrà come prima, e potrai sempre lamentarti.”
Ma può anche scegliere di cogliere l’opportunità.
Per gli uomini d’impresa l’arrivo dell’Euro è uno dei tanti cambiamenti delle condizioni di mercato, cambiamento forse più psicologico che oggettivo, ma certo un cambiamento; cambiamento che imprenditori e manager di successo sapranno certamente integrare alle loro strategie volgendone in positivo tutti gli aspetti.
Per gli uomini d’impresa, per ogni persona, per ognuno di noi l’arrivo dell’Euro è un messaggio forte di un cambiamento sognato, sperato, voluto, preparato da altri ma che aspetta noi per essere appieno realizzato.
Perché quel cambiamento sarà realizzato solo se ognuno realizzerà il suo piccolo pezzetto del sogno. Il sogno di una parte importante del mondo unita nella pace sotto un’unica bandiera con tante stelle destinate a crescere e con un’unica moneta che ci auguriamo consentano ad ogni persona di lottare con successo per la propria felicità.
L’Euro è un simbolo che ci permette qui, oggi, subito di cominciare (o continuare con molti altri nuovi compagni di impresa) a costruire un pezzo di quel mondo futuro libero e fraterno.
Certamente qualcuno dirà che è un sogno, che è soltanto utopia, ma noi crediamo che un giorno sarà davvero così.
Questo articolo é stato pubblicato sulla rivista Wonderful Time, nel febbraio 2002.