
I fratelli Michelin si sono conquistati un posto nella storia dell’industria non solo per aver costrutto un impero più che secolare sulla gomma o per aver saputo trasformare in business la passione di Edouard per la buona tavola (quest’anno le Guide Michelin compiono cent’anni), ma anche per aver, per primi almeno in Europa, considerato gli uomini dell’azienda come la sua prima risorsa.
Sappiamo bene che il concetto di “risorse umane” è Stato introdotto ben più tardi nella storia della psicologia del lavoro, ma come altro potremmo definire oggi quel misto di buon senso, di lungimiranza e di senso etico che animava le relazioni tra lavoratori e proprietà in quello stabilimento all’inizio del novecento?
I fratelli Michelin non erano dei fini psicologi, ma conoscevano bene l’importanza della comunicazione. E per loro comunicare era anche farsi capire, e farsi capire chiaramente.
È per questo che i principi in cui credevano e che cercavano di divulgare (anche tra gli altri industriali del tempo, d’altronde con ben scarsi risultati) erano sovente presentati in forma di immagini.
Esistono oggi in Europa, principalmente in Francia, diversi gruppi, associazioni e società di consulenza che si rifanno all’ esperienza di Clermont-Ferrand, tutti accomunati dalla scelta della comunicazione per immagini.
Qui entra in scena il carciofo del titolo. Avete deciso di impegnare le vostre energie in un processo di cambiamento in azienda? Avete fatto la lista delle aree di intervento ma non sapete da quale cominciare? Siete fiduciosi nei risultati ma non ne vedete ancora i primi germogli? Insomma, vi sembra di essere di fronte ad un’impresa lunga e difficile, una montagna ardua da scalare, un puzzle con un numero immenso di pezzi?
Rivolgetevi ai fratelli Michelin; vi guarderanno benevoli dall’alto della loro saggezza e vi diranno: “Figliolo, ricordati che il carciofo si mangia foglia a foglia”.

Questo articolo é stato pubblicato sulla rivista Wonderful Time, nel marzo 2000.